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Commemorazione di tutti i defunti

2 novembre 2018

Se le anime dei giusti sono nelle mani di Dio, allora siamo certi che nessun tormento le può toccare. Ma chi sono i giusti? Chi è il giusto? Molte volte nella Scrittura si parla del giusto riferito a Dio e agli uomini. Dio è il Giusto per eccellenza; di persone giuste si parla di Noè, Giuseppe, Simeone, il centurione Cornelio, Barsabba detto Giusto. Molte persone ancora oggi portano il nome di Giusto o Giustino. Ma che significa? Chi è l'uomo giusto? È semplicemente colui che non sbaglia? Se fossimo perfetti non avremmo bisogno di stare nelle mani di Dio, ma proprio perché non lo siamo abbiamo bisogno di Dio, che attraverso la morte del Figlio, il solo giusto, ha dato a noi di passare dalla morte alla vita eterna mediante la sua giustificazione. Scrive l'apostolo Paolo ai cristiani di Roma: “Come dunque per la caduta di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l'opera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che dà vita” (Rm 5,18). E in un altro passo della lettera scrive: “[Cristo] è stato consegnato alla morte a causa delle nostre colpe ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione” (Rm 4,25). Quindi è a nostro favore la morte di Cristo, perché mediante la sua condanna è giunta a noi la libertà, mediante la sua passione è giunta a noi la vittoria, mediante la sua morte è giunta a noi la vita. E proprio mentre Gesù veniva annoverato tra i malfattori, noi siamo stati resi giusti. Sì, proprio noi che siamo peccatori, proprio a noi che nulla meritiamo se non la morte, Dio ha riservato la beatitudine eterna del cielo. In cambio di una breve pena i giusti riceveranno la ricompensa, grandi benefici saranno loro attribuiti. Ma quali meriti abbiamo? La morte, che è comune a tutti gli uomini, sarà per ognuno il traguardo finale su questa terra, la tomba sarà per ciascuno il letto dove riposare in eterno. Ma se le anime dei giusti sono nelle mani di Dio, la nostra speranza è ricolma di immortalità, perché anche il nostro uomo vecchio, intriso di peccato, sarà trattato come l'oro, sarà purificato e riavrà per sempre il valore inestimabile della vita eterna. A causa del peccato venne la morte? A causa di Cristo sarà ridata a noi la vita. Godiamo di questa speranza, godiamo di questa gioia, godiamo non come si gode sulla terra, ma come si gioisce eternamente in cielo. E se l'esperienza del peccato ci porta alla morte, apriamo il nostro cuore a Cristo che mediante la purificazione ridonerà a noi e ai nostri cari defunti la vita eterna, quella dei giusti che sono nelle mani di Dio.