XX del tempo ordinario C

18 agosto 2019

La voce del profeta da sempre molto fastidio, soprattutto quando pronuncia una parola che non è sua, ma di Dio; la Verità è vista come un insetto che ronza nelle nostre orecchie: eppure le nostre orecchie hanno bisogno di udire parole vere da calare nel profondo del cuore. E invece nel profondo di una cisterna ci viene gettato il messaggero di Dio, nel profondo di una buca dove non c’è acqua, ovvero non c’è vita, ma solo fango che soffoca, che mette a tacere. In parole povere potremmo dire che la Verità viene infangata e questo anche oggi, come allora. Di fronte alla Verità si possono assumere diversi atteggiamenti: quello dei capi, che dissero al re: «Si metta a morte questo uomo, perché non cerca il benessere del popolo, ma il male». Calarono quindi Geremia con corde. Nella cisterna non c'era acqua ma fango, e così Geremia affondò nel fango. Quando si è dalla parte del torto meglio infangare la Verità, meglio soffocarla, meglio sotterrarla e uscirne a testa alta senza che nessuno si accorga; chi può vedere ciò che è stato sotterrato? Chi può vedere ciò che è giusto? Basta infangarlo. Poi c’è l’atteggiamento del re Sedecia, il quale rispose loro: «Ecco, egli è nelle vostre mani; il re infatti non ha poteri contro di voi». Questo fatto ci ricorda il processo di Gesù davanti a Ponzio Pilato: Pilato disse a Gesù: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce». Gli dice Pilato: «Che cos'è la verità?». E, detto questo, uscì di nuovo verso i Giudei e disse loro: «Io non trovo in lui colpa alcuna. Vi è tra voi l'usanza che, in occasione della Pasqua, io rimetta uno in libertà per voi: volete dunque che io rimetta in libertà per voi il re dei Giudei?». Allora essi gridarono di nuovo: «Non costui, ma Barabba!». Barabba era un brigante (Gv 19,37-40). Pilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto aumentava, prese dell'acqua e si lavò le mani davanti alla folla, dicendo: «Non sono responsabile di questo sangue. Pensateci voi!». E tutto il popolo rispose: «Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli». Allora rimise in libertà per loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso (Mt 22,24-26).Lavarsene le mani: questo è molto semplice. La Verità quando ci mette alle strette e ci chiede di stare dalla sua parte, dalla parte del vero, è meglio liquidarla, come l’acqua che scivola sulle mani e se ne va; meglio non avere niente a che fare con quelle Verità che ci fanno male; meglio non immischiarci con la Verità che non ci fa uscire a testa alta davanti al popolo; megliotenersi la Verità alla larga per non compromettersi. E infine c’è l’atteggiamento di chi non vuole infangare gli altri, ma fare emergere la Verità anche a costo di metterci la faccia:  ed ecco Ebed-Melech che uscì dalla reggia e disse al re: «Re mio signore, quegli uomini hanno agito male facendo quanto hanno fatto al profeta Geremia, gettandolo nella cisterna. Egli morirà di fame sul posto, perché non c'è più pane nella città». Allora il re diede quest'ordine a Ebed-Melech l'Etiope: «Prendi con te da qui tre uomini e fa’ risalire il profeta Geremia dalla cisterna prima che muoia». Non ha temuto il re questo servitore della Verità; così facendo ha ottenuto la conversione del re; e il re, lasciando libero il profeta, ha lasciato la parola di Dio che egli annunciava libera di risuonare non nelle profondità di una cisterna, ma nelle profondità del cuore di chi le ascolta. Sì, la Verità fa male e anche Gesù, definendosi la Verità di Dio, lo ha detto in altre parole: «Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso! C'è un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finché non sia compiuto! Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione». È venuto a portare il fuoco, perché la Verità è scottante; è venuto a portare la divisione, perché la Verità è come una spada a doppio taglio. Ma a chi non vuole mettersi dalla parte della Verità, Gesù non ha riservato parole tanto dolci: «Ipocriti! Sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo? E perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto?».