Maria Madre di Dio

Giornata Mondiale per la pace

1 gennaio 2018 

Ecco Maria. È lì in quella casa, o forse in quella grotta adibita a casa, attorniata dal suo Giuseppe, mentre culla il suo piccolo Gesù. E riceve visite dai pastori che in quella notte Santa facevano la guardia al loro gregge e lei non si capacita del perché di tutto ciò. Non comprende Maria, medita tutto nel suo cuore e si chiede che cosa sarà mai di quel Bambino, che cosa farà Dio di quel fanciullo del quale le ha chiesto di essere madre. Come non pensare a tante mamme che mentre in cucina o in salotto o in un'altra stanza della loro casa, mentre stirano i vestiti dei propri figli, si chiedono che cosa sarà di loro. È una domanda seria, importante, che spesso non ha risposte. La fiducia smisurata di Maria nel suo e nostro Dio deve essere la stessa fiducia incondizionata delle madri e dei padri di oggi che nel silenzio affidano a Dio i propri figli. Ma non basta questa fiducia. Occorre lasciarsi guidare da Dio per educarli e tirarli grandi nel migliore dei modi, lottando a volte contro un mondo che avanza e che  sembra portarli in tutt'altra direzione. Maria è la donna forte, che si sente dire dal vecchio Simeone, presentando al tempio il piccolo Gesù: «Anche a te una spada trafiggerà l'anima». Non vuole essere un cattivo augurio, ma un incoraggiamento ad essere genitori forti come Maria, forti nella fede, nella speranza e tenaci nell'opera educativa. Ma soprattutto come lei occorre non smettere di chiedere a Dio: cosa ti aspetti da mio figlio, cosa hai riservato nel tuo disegno di amore per mia figlia? Custodire nel cuore questa domanda è preghiera, significa tenere sempre aperta la porta di casa perché Dio la abiti, accompagni la vita di genitori e figli, li prenda lui in custodia e li riempia del suo Spirito perché possano crescere in età, sapienza e grazia. Occorre però dare una mano a Dio che si serve di ogni madre e padre per far crescere così i propri figli. All'inizio di un nuovo anno ci si scambia auguri di ogni bene, perché il nuovo tempo che ci si pone davanti sia ricco di cose belle. Che questi auguri che ognuno si scambia possano essere preghiere da affidare a Dio perché ci doni serenità e pace, ma anche possa essere un tempo favorevole perché ogni uomo possa affidarsi e fidarsi di Dio conoscendo il suo progetto. E ogni giorno che passa possa essere un tempo opportuno per scoprirlo sempre più e sempre meglio. Prendiamo allora esempio da Maria, guardiamo ai suoi occhi innamorati della vita, innamorati di Dio, occhi che scrutano la sua volontà e cercano di comprendere il suo disegno. Lasciamo che ogni giorno che passa non sia solo un giorno da consegnare al passato, ma sia un giorno da vivere al presente per costruire il futuro nostro, delle nostre famiglie, dei nostri ragazzi. E anche se il mondo li assorbe nelle cose più sciocche, non perdiamo mai la forza che viene da Dio per educarli a un cuore aperto alla sua volontà creativa. E anche noi, come Maria, genereremo Dio nella nostra vita e nella vita di chi ci sta accanto se crediamo che Dio può compiere cose prodigiose e meravigliose nel cuore dell'uomo, come ci ha creduto Maria. Che la pace, che in questo primo giorno dell'anno invochiamo come dono per il mondo intero, possa entrare nelle nostre case e nel cuore di ognuno, perché solo con un cuore in pace ciascuno possa vedere e ammirare con stupore ciò che Dio riserva per ciascuno di noi. Ci benedica il Signore e ci custodisca. Faccia risplendere per noi il suo volto e ci faccia grazia. Rivolga a noi il suo volto e ci conceda pace. Amen.