Stampa

Pasqua di Risurrezione

12 aprile 2020

Carissimi,

non nascondo la fatica fatta nello scrivere questerighe per porgervi i miei più sinceri auguri di Buona Pasqua. Faccio fatica perché lademotivazione in questi giorni è tanta. Vi ho sempre detto, e mai smetterò di dirvi, che la Settimana Santa, che culmina nella Domenica di Pasqua, è la più importante e la più bella di tutto l’anno per i suoi riti e per l’intensità dei suoi giorni che ci portano a vivere profondamente il centro della nostra fede nella passione, morte e risurrezione di Cristo. Non poter celebrare con la comunità questi Santi Misteri, iniziati domenica scorsa con la commemorazione dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme tra palme e ulivi e passati dal Triduo pasquale, è motivo per me di tanta tristezza, ancor più accentuata se penso alle persone che hanno riscontrato in modo serio e grave la malattia di questo virus e alle famiglie colpite dal decesso di un proprio caro. Non dimentico gli anziani e gli ammalati che non ho potuto visitare in questo periodo, ma che porto sempre con me nelle preghiere, perché il Signore possa assisterli in questo momento faticoso e per alcuni anche di solitudine. A loro vorrei farmi vicino con queste parole, invocando una benedizione tutta speciale perché siano forti nel superare questo momento così tragico.

Voglio pensare alle famiglie, ai genitori, ai ragazzi, agli adolescenti e giovani: carissimi, quanto mi costa non potervi vedere, soprattutto radunati nella celebrazione eucaristica domenicale e ancor di più in questa santa Pasqua, ma purtroppo la situazione ci impone tutto questo che dobbiamo sopportare con responsabilità e tenacia. Non perdiamoci d’animo: mi fa piacere sentire molte persone in comunione tra noi attraverso il mezzo di comunicazione, quale facebook, che ci consente di sentirci ancora comunità, anche solo spiritualmente. Mi auguro che questo distacco fisico possa aiutarci a sentire quella santa “nostalgia” – come qualcuno confidava – che ci riporterà ancor più decisi e convinti al Signore, come furono decisi e convinti i piedi di Pietro e del discepolo amato quella mattina di Pasqua nel correre al sepolcro; e come furono convinti e pieni di speranza nel tornare con gioia dai fratelli per annunciare loro il sepolcro vuoto e che Cristo è Risorto, così possiamo esserlo anche noi oggi, nelle nostre case, e un domani tornati alla nostra vita di sempre. O almeno così speriamo.

Non prendetemi per sciocco o fantasioso o bigotto: voglio solo sperare che avendo unito la nostra passione alla passione di Cristo, le nostre domande alla sua sulla croce, le nostre sofferenze alla sua, possiamo ora avere nella Risurrezione la nostra Pasqua, in tutti i sensi, sia spiritualmente, sia nella fede, sia nella salute e nella salvezza da questa pandemia che speriamo possa, anche per opera divina, sparire dalla faccia della terra.

Carissimi, il mio pensiero va anche a tutti gli operatori sanitari di ogni ordine e grado, senza dimenticare nessuno, che sono stati sicuramente strumenti di miracolo nelle mani di Dio per molte persone e occasione di benedizione per chi ha lasciato questa terra, convinto che le loro lacrime di paura, di tensione, di sfinimento e di amore in questa loro vocazione siano statequell’acqua santa che ha benedetto malati e defunti accompagnandoli nelle mani di Dio. Aloro il nostro grazie e la nostra benedizione; a loro la nostra riconoscenza.

Una parola di ringraziamento a chi ci amministra con passione e diligenza e che in questo tempo ha speso tutte le proprie energie per l’intera popolazione, battendosi in ogni modo per non farci mancare nulla, in particolare il diritto ad essere curati da medici e professionisti.

Carissimi, spero di non dimenticare nessuno e tutti portare con me in questi giorni di grazia che faccio fatica a vivere con intensità, ma proprio per questa situazione si sono rivelati per me e per tutti ancor più intensi.

Vi auguro ogni bene; lo auguro ai ragazzi e ai nostri giovani che credono o che hanno deciso di lasciare Dio fuori dalla propria vita; lo auguro ai fidanzati che magari sono “a distanza”, perchéquesto tempo possa aiutarli a comprendere il profondo significato del sacramento del Matrimonio, così oggi poco preso in considerazione; lo auguro alle giovani coppie e alle famiglie, perché questo periodo sia stato motivo per rinsaldare i legami e aver trovato più tempo per stare insieme e riscoprire i legami familiari; lo auguro ai nostri nonni, tanto cari.

Vi auguro Buona Pasqua. E che il Signore ci donidi vedere quella Sua Luce che abbiamo sicuramente imparato a desiderare e ad apprezzare.

E se le mie parole sono state più di sconforto che di speranza è perché ho faticato e sto faticando tanto anche nella mia fede in questo stato. E allora siate voi a benedire me; beneditemi, perché ho bisogno anch’io delle vostre preghiere. E se per qualche motivo il Signore avesse deciso di non ascoltare le mie suppliche, possa davvero ascoltare e accogliere le vostre; benediciamoci a vicenda, perché possiamo trovare quella forza e quella speranza che solo Cristo, morto e risorto, nostra salvezza, potrà donarci.

E Maria, Regina delle Lacrime Incoronata, donna che nel Sabato Santo ha atteso con ansia la risurrezione del Figlio suo, possa intercedere per noi e accompagnarci verso la luce nuova di un periodo nuovo, di una Pasqua nuova.

Buona Pasqua, miei cari!

Cristo è Risorto! Davvero è Risorto!