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Maria Madre di Dio

Giornata mondiale per la pace

1 gennaio 2021

 

Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.

All’inizio di un nuovo anno vorremmo guardare avanti con gli occhi di Maria, capaci di stupirsi per le grandi opere che Dio ha compiuto in lei, nella sua Divina Maternità e per tutto quello che si stava compiendo attorno a quella mangiatoia. Abbiamo davanti un anno che desideriamo costruire al meglio, che desideriamo vivere alla grande, cercando quella pace interiore che abbiamo perso. È il caso allora di chiedere al Signore che riempia di pace le anfore della nostra esistenza, una pace risuonata nella notte di Betlemme, ma che forse non abbiamo ancora, fino a quando questa epidemia non scomparirà, e questa è un’altra supplica che rivolgiamo al Signore attraverso le mani premurose di Maria, sua e nostra Madre. Come fare a sentire in noi la pace se abbiamo nel cuore la paura? Come fare ad iniziare nel miglior modo questo 2021 se pensiamo che un anno fa, come oggi, ci aspettavamo un anno migliore e invece ci è crollato addosso tutto come un terremoto? Come fare a guardare avanti senza sospetti, ma solo con tentennamenti?

La pace che imploriamo da Dio la cerchiamo innanzitutto nella sua Parola. Egli ci ha detto per mezzo di Mosè, suo servo:

Ti benedica il Signore

e ti custodisca.
Il Signore faccia risplendere per te il suo volto
e ti faccia grazia.
Il Signore rivolga a te il suo volto
e ti conceda pace.

Per timore o per grande incertezza, viene solo da pronunciare col salmista:

Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti.

Sì, vogliamo conoscere sulla terra e per la terra la salvezza del Signore; desideriamo tempi nuovi che ci permettano ancora di benedire il Signore a squarciagola e in modo vero; desideriamo uscire dall’incubo che l’anno passato ci ha fatto sperimentare, per iniziare un tempo nuovo fatto di pace e di speranza che supplichiamo dal Signore e di cui vorremmo essere riempiti, come anfore. Lo desideriamo per le nostre famiglie, perché vivano nella pace e nella concordia, superando insieme anche tensioni che possono nascere da questo tempo instabile, anche economicamente, per non dire oscuro; lo desideriamo per i giovani fidanzati che stavano convolando a nozze e che speriamo questo tempo di attesa abbia ancor di più permesso loro di potenziare la vocazione matrimoniale, vedendo Dio in loro e loro nel cuore di Dio; lo chiediamo per quanti soffrono per relazioni spezzate, per volti non visti, per parole non scambiate a motivo della lontananza fisica; lo chiediamo per tutti, perché un nuovo tempo di pace e di serenità ci aiuti a comprendere i valori veri, tralasciando la sporcizia che il mondo ci consegna e questo lo chiedo soprattutto per i ragazzi e gli adolescenti, sempre così abbagliati da miraggi e non guidati dalla luce vera che viene dal Bambino Gesù e dal suo Vangelo: possano essere loro stessi, per i coetanei, quella luce radiosa che illumina ogni scelta di vita.

Chiediamo il dono della pace anche a Maria, a lei che, mentre assisteva a quell’andirivieni di pastori e persone tanto semplici, godeva nel suo cuore una grande pace. Lo chiediamo a lei, mentre ricordiamo come nel 1630 circa venne commissionato dai nossesi il bellissimo altare della Madonna nel nostro Santuario, caro a tutti coloro che abitano in questo pezzo di terra seriana, un altare che  inglobasse e facesse risaltare il magnifico affresco miracoloso che qui custodiamo; questo altare fu edificato come segno di ringraziamento per il numero esiguo di morti e come segno di protezione dalla peste di manzoniana memoria. Oggi possiamo ancora ringraziare il Signore e la Madonna per il numero non elevato di morti rispetto ad altre comunità vicine a noi, ma non vorrei urtare la sensibilità di quanti piangono ancora i loro cari e noi insieme a loro. Allora, davanti a questo altare seicentesco, diventa motivo per noi continuare, all’inizio di questo nuovo anno e ogni giorno, ad implorare la divina protezione della Vergine Madre, perché ci risparmi da ulteriori ondate e ci protegga da questo male e da ogni altro male.

Maria sia per noi motivo di pace, perché mettendoci nelle sue braccia tenere, come il Divino Bambino, possiamo sentirci al sicuro, protetti da questo male e da quei molteplici mali che non colpiscono il corpo, come questo virus, ma che infettano il nostro cuore e che la mentalità del mondo di oggi diffonde.

 

Come un tempo qui, Maria, hai pianto,

ora sorridi a tutti noi, tuoi figli,

che gioie e dolori a te offriamo,

fiduciosi nel tuo materno aiuto.

 

Da’ serenità e gioia alle famiglie,

sorreggi i nostri passi in via di pace

donaci la certezza di contemplarti in cielo,

con quanti qui in terra abbiamo amato.

Amen.