Venerdì Santo

Passione del Signore

15 aprile 2022

 

La passione e morte del Signore? Una semplice vicenda da giornale, forse la vicenda di quei giorni. Chissà quante esecuzioni come questa avevano già eseguito e quante ne dovevano ancora eseguire. Una vicenda di cronaca nera, come diranno i due discepoli a quello sconosciuto che si fa loro compagno di viaggio tornando a casa verso Emmaus: «Tu solo sei così forestiero da non sapere cosa è avvenuto in questi giorni a Gerusalemme?». Una domanda simile alle nostre quando, sulla piazza, in casa, sotto un albero, lungo la via o intorno ad una fontana, vogliamo raccontare una vicenda appresa da altre bocche che proveniva da altre bocche e si tramandava già da altre bocche.

La vicenda della Passione e morte di Gesù è stata raccontata, ascoltata, tramandata all’inizio come una notizia da giornale, come le tante notizie che purtroppo riempiono i nostri telegiornali, raccontandoci vicende tristi quali la guerra, gli incidenti sulle strade o sul lavoro, ingiustizie e mal affari; vorremmo trovare vicende liete, gioiose, che danno serenità e infondono speranza, ma ne troviamo sempre meno, perché il bene e il bello non fa notizia, non crea mercato.

Questa vicenda, quella della Passione e morte di Gesù, non era stata per le cronache del tempo una semplice esecuzione come le altre: il sole si eclissò, si fece buio su tutta la terra, il velo del tempio si lacerò, molti corpi di defunti uscirono vivi dai sepolcri. Insomma, una vicenda piuttosto strana, se pensiamo che questo supplizio andava avanti dalla notte precedente tra catture, baci falsi, monete versate, interrogatori, condanne, tumulti. Per un malfattore avrebbero impiegato molto meno tempo e le cronache dei giornali molto meno inchiostro.

Di questa vicenda noi cosa ascoltiamo, cosa raccontiamo, cosa tramandiamo? Siamo disposti a riempire le pagine del vangelo vivente che è la nostra esistenza o apparteniamo a quella redazione giornalistica che non vuole compromettersi per paura di fare un “flop”? Temiamo che questa vicenda interessi a nessuno e che sarebbe meglio archiviarla come vecchia storia?

Se fosse stato così anche ai tempi non esisterebbe la Chiesa, non esisterebbe la comunità, non esisterebbe il nostro modo di vivere improntato su questa vicenda, la Vicenda. Là dove questa vicenda non ha più nulla da dire, infatti, la morte non è più una semplice cronaca, ma una devastante e tremenda realtà.