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VII di Pasqua C

Ascensione del Signore

2 giugno 2019

Domenica della Santa Unzione

 

Disse Gesù ai suoi apostoli prima di ascendere al Padre: «Riceverete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e mi sarete testimoni a Gerusalemme e fino ai confini della terra». Con queste parole Gesù si congeda dai suoi, ma per restare sempre con loro e con noi attraverso la forza dello Spirito Santo che il Padre manda nella Pentecoste per donare la forza di testimoniare il Vangelo nella vita familiare come nella vita ordinaria ovunque noi siamo. La forza che viene dallo Spirito ci permette di testimoniare Cristo sempre e in ogni momento della vita, sia in giovane età che in quella più avanzata. Quante volte sento dire dagli anziani, dagli ammalati e da chi giace nel letto della sofferenza  che ormai la loro vita non vale più nulla e che cristianamente non posso più fare niente. Non è così. La malattia o l'età avanzata possono frenare il corpo, ma non lo spirito. Gesù infatti, congedandosi da questo mondo, ha detto ai suoi discepoli che con la forza dello Spirito gli avrebbero reso testimonianza a Gerusalemme e fino ai confini della terra. La nostra Gerusalemme sono le nostre case, ma i confini della terra come raggiungerli? Ha forse confini la testimonianza cristiana? Ha forse limiti la preghiera? È proprio grazie alla forza che viene dallo Spirito Santo che i nostri cari anziani e ammalati possono superare ogni confine, persino il limite di un letto che li costringe all'infermità. Lo Spirito che agisce nell'uomo supera ogni confine e lo porta ad essere per il mondo una grande risorsa, attraverso la preghiera e l'offerta della propria vita. Sì, cari anziani e ammalati, voi non siete un nulla, non siete inutili, non siete un peso. Siete i primi pescatori di uomini, perché con la vostra vita potete dare a noi giovani una testimonianza di vita cristiana davvero autentica. Voi siete pescatori di uomini più di tutti, perché con la vostra preghiera quotidiana avete la forza di smuovere i cuori più chiusi alla chiamata del Signore. Egli, che è il Risorto, viene a voi nel segno dell'olio santo: quell'olio che il nostro corpo riceve per essere più in forma, per alleviare il dolore, per proteggerlo, diventa per voi sostegno nella prova e forza per continuare la vostra vita, per continuare a sperare in lui, nostro Salvatore, e sostenere questo vecchio mondo che ha bisogno di testimoni che, malgrado la sofferenza, continuino a riporre la propria fiducia nel Signore, quella fiducia che la nostra società ha perso e che i giovani non considerano. E chi più di voi può testimoniarci la fede nel Signore? Voi, che state rispondendo alla chiamata del Signore lasciandovi incontrare da lui anche nella sofferenza e proprio nella sofferenza, aiutate i giovani a comprendere la bellezza della vita e la bellezza di rispondere al progetto del Signore che ci invia come messaggeri di una parola bella, buona, valida. Voi, con il vostro esempio di pazienza e di fede, ci aiutate a capire che fidarsi di Dio non è una barzelletta, ma vita vera, proprio quando verrebbe voglia di prendersela con Dio a motivo della sofferenza. Dateci sempre questa testimonianza, ne abbiamo bisogno. Diteci e dite ai giovani con la vostra vita che spendersi per il Signore vale la pena, anche se la vita stessa, giunta verso il suo tramonto, può riservare momenti di difficoltà e di sofferenza. Egli viene a voi imponendovi le sue mani, come le ha imposte sugli apostoli mentre si staccava da questa terra e vi benedice, vi dona il suo Spirito, perché possiate vivere la fatica dell'anzianità e del dolore con la forza che insegna ai più giovani la costanza che hanno perso. Seguire il Signore è impegnativo, rispondere alla chiamata sacerdotale e religiosa oggi sembra impossibile perché richiede scelte e rinunce, impegno e costanza, fedeltà e tenacia. Voi ci insegnate queste caratteristiche e voi attraverso la vostra preghiera e intercessione potete ancora smuovere questa società che non insegna più i valori di queste caratteristiche. Viene a voi il Signore risorto imponendovi le mani e donandovi la consolazione dell'olio santo, viene a voi attraverso la figura del sacerdote: unite la vostra vita a Cristo, perché i nostri ragazzi e giovani accolgano la chiamata di Cristo a seguirlo nella vita sacerdotale, perché solo con il dono di nuovi sacerdoti possa continuare l'opera di Dio che giunge all'uomo attraverso la forza di questo grande sacramento nel momento della prova e attraverso gli altri sacramenti nella varie fasi della vita. È Cristo che attraverso il sacerdote opera in noi e in voi oggi e attraverso la santa unzione, è Cristo che attraverso i sacerdoti, anche indegni come me, si rende presente nella vita dell'uomo per colmarlo della sua grazia, come ha fatto in Maria. A lei oggi guardiamo come la piena di grazia, perché da Dio si è lasciata incontrare e ricolmare del suo Santo Spirito colmandola così della gioia vera. Di gioia vera hanno estremamente bisogno le famiglie di oggi e le giovani generazioni, una gioia vera, santa, autentica, che non è il divertimento che i tempi di oggi prospettano come futuro di vita, ma che in realtà è solo un abbaglio che nasconde il vuoto. Cari anziani, pregate perché le famiglie, i ragazzi e i giovani si lascino come Maria incontrare da Dio e ricolmare della sua gioia rispondendo al suo disegno, rispondendo alla sua chiamata. A Maria guardiamo mentre lacrima ai piedi della croce: in quelle lacrime sono racchiuse le sofferenze del mondo, le malattie, le vostre preghiere. Unite la vostra sofferenza alla sua, perché in lei possiate trovare la vera consolazione. Guardiamo a Maria che ancora oggi piange per l'indifferenza nei confronti del Figlio che vede presente in questo mondo, nei ragazzi, nei giovani, in tanti genitori che non educano più alla vita cristiana e al Vangelo i loro figli. Piange anche per l'indifferenza di non pochi adulti e anziani. Sì, siate voi questi pescatori di uomini pregando il Signore attraverso la potente mediazione di Maria, offrite le vostre fatiche e sofferenze alla Madonna perché con le sue lacrime purifichi il cuore di molti chiusi e appassiti e li renda capaci di accogliere la chiamata del Signore come la accolse lei.