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Madonna delle Lacrime

2 giugno 2019

Ascensione del Signore 

Saluto a S. Ecc. Félicien Mwanama Galumbulula

Vescovo di Luiza (Congo)

 

Eccellenza, 

ho il piacere di darle il benvenuto nella nostra comunità di Ponte Nossa. 

La ringrazio per aver accettato il mio invito a trascorre le festività della Madonna delle Lacrime in mezzo a noi. In questo anno pastorale abbiamo focalizzato la nostra attenzione sulla vocazione sacerdotale e religiosa, intensificando la nostra preghiera e la nostra sensibilità per questo tema che il Santo Padre ha affidato alla Chiesa in questo triennio nel quale ha celebrato il Sinodo sui giovani e sul discernimento vocazionale. Questo impegno si è trasformato anche in atto di carità e come comunità, dai ragazzi agli adulti sensibili, abbiamo raccolto le nostre offerte nei tempi forti dell'Avvento e della Quaresima per permettere ai giovani della sua diocesi di continuare gli studi e il discernimento vocazionale. Questo lo faremo anche oggi, nella questua durante l'offertorio di questa celebrazione. Grazie al suggerimento di don Valentino, sacerdote diocesano di Ponte Nossa, che ha avuto la grazia di incontrarla nel sua diocesi formando i suoi seminaristi, abbiamo accolto questo invito a guardare anche ad altre chiese sorelle che, non si stanno interrogando solo sulla crisi vocazionale e su come discernere nel mondo di oggi coloro che sono chiamati alla vita sacerdotale, ma che hanno anche un bisogno economico da affrontare per concedere a questi giovani il coronamento di questo sogno di giovinezza, come diceva l'amato Papa Giovanni, nostro conterraneo. 

Eccellenza, l'altra sera, a conclusione della processione che ha presieduto in mezzo a noi, ci ha lasciato una domanda, rivolgendo il suo pensiero a Maria, che in questo splendido santuario veneriamo come Madonna delle Lacrime. Ella ci ha chiesto: «Perché Maria piange?». Sono convinto che le lacrime più amare che ancora oggi Maria versa, anche se non ci è dato di vederle, siano per la mostruosa indifferenza che la nostra società mostra nei confronti del Figlio suo, Gesù Cristo, nostro Signore. Vede, Eccellenza, è più facile oggi trovare famiglie con i figli alle giostre piuttosto che in processione, oppure tra le bancarelle nella via del nostro paese che qui in chiesa per la Santa Messa. I giovani poi sono certamente motivo di nostra preoccupazione come della preoccupazione di Maria che per loro ha uno sguardo privilegiato, come per i nostri anziani e ammalati, che vogliamo ricordare in questa celebrazione. Tuttavia, capita anche a noi uomini e donne di piangere quando vediamo sbandamenti, inconsistenza, sfilacciamenti nel tessuto sociale delle giovani generazioni di oggi. Capita anche di piangere quando vorremmo la realizzazione di progetti mai presi in mano. E sono certo che anche Maria, vedendo tutto questo nei suoi giovani figli, vorrebbe fare molto per ricondurli al Signore, nostra vera e piena realizzazione di vita, ma spesso non ce la fa. E allora vorrei affidarle questa preghiera, oggi più che mai: vorrei che pregasse per la nostra terra così secolarizzata, molto più che la terra d'Africa; vorrei che pregasse per i nostri giovani, perché si lascino toccare il cuore da Dio; e infine le chiedo una preghiera perché, vinta l'indifferenza dilagante, le lacrime di Maria possano trasformarsi in lacrime di gioia per una nuova fioritura di vocazioni sacerdotali nei nostri ragazzi. E se non fioriranno tante vocazioni alla vita consacrata, possano almeno fiorire vocazioni a una vita santa di cui abbiamo estremamente bisogno.