Assunzione della Beata Vergine Maria 

15 agosto 2023

 

Nei misteri gloriosi del Rosario contempliamo Maria che viene assunta in cielo, mentre del Signore contempliamo la sua Ascensione. Dove sta la differenza? Del Signore il verbo è declinato attivamente, mentre di Maria in modo passivo. Gesù per la sua potenza divina ascende al Padre, mentre Maria, in quanto creatura, viene assunta, viene, cioè, portata in cielo dal Signore. San Paolo ci fa comprendere lo stesso mistero scrivendo: Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita. Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo.  Nel momento dell’incontro tra Maria ed Elisabetta si parla della Madonna in modo attivo – si alzò, andò, entrò, salutò – mentre dell’anziana cugina i verbi parlano in modo passivo – ebbe udito, fu colmata –. Maria, portando in grembo il Signore, porta con sé ciò che il Signore stesso dona a Elisabetta, ovvero lo Spirito del quale viene ricolmata.

Dentro tutto questo gioco verbale tra attivo e passivo, non ci resta che guardare a noi che camminiamo su questa terra rivolti, non sempre purtroppo, verso le cose del cielo, verso quella patria che tutti ci attende. La festa dell’Assunta che celebriamo, ci porta sì a celebrare e a contemplare l’opera di Dio che eleva Maria in cielo, perché lei fosse la prima a seguire le sorti del Figlio primogenito risorto dai morti, ma nello stesso tempo ci porta a contemplare l’opera di Dio in noi che siamo di Cristo e quindi – come ci ha detto l’apostolo Paolo – siamo chiamati a risorgere e ad elevarci al cielo insieme alla Vergine Maria.

Guardare oggi a Maria ci conforta: come lei è stata accolta tra le schiere degli angeli, così anche noi, che crediamo nella Risurrezione di Cristo, potremo godere la beata pace del paradiso insieme con Lei, contemplando in eterno il volto del Padre.

Purtroppo, lo ribadiamo, non sempre la nostra vita è orientata alle cose del cielo perché, così umani, pensiamo di appartenere a questa terra e che qui il tempo sia infinito. Ricordando Maria che è assunta nella gloria ci deve spingere e incitare a pensare sempre alla patria che ci aspetta, proprio come quando ci mettiamo in viaggio senza smarrire la meta alla quale dobbiamo arrivare. Così facendo non perderemo la via, ma nello stesso tempo godremo del paesaggio che ci circonda. Camminando nella fede su questa terra non rifiutiamo le bellezze di questo mondo, coscienti però che ciò che il Padre ci darà in paradiso è molto, molto di più di quello che pensiamo di godere sulla terra. I nostri sentimenti, le nostre emozioni, i nostri desideri fanno parte integrante della nostra vita. Cosa significa avere presente il paradiso senza rifiutare ciò che ci caratterizza? Non vuol dire altro che far sì che sentimenti, emozioni e desideri umani che abbiamo in noi, possano aspirare al cielo, per vivere su questa terra anticipando il paradiso. Se questo avvenisse ogni giorno, le guerre, le diatribe, le violenze, le sciocchezze, il male che viene compiuto non ci sarebbe, al contrario quando l’uomo non aspira alle bellezze del cielo non può far altro che imbruttire questa terra.

Maria oggi è davanti ai nostri occhi non per dirci che non siamo capaci o non siamo alla sua altezza o per vantarsi di essere la Madre del Salvatore, così da godere il privilegio di essere risorta lei pure dopo il Cristo suo Figlio, ma sta davanti a noi per aiutarci, accompagnarci, sostenerci nel nostro cammino verso il cielo, pur avendo i piedi in terra; ci tende la sua mano perché le nostre possano compiere azioni che parlino di Cielo, di Dio; ci guarda con occhi teneri, perché il nostro sguardo sulla realtà e sulle persone sia colmo di tenerezza e puntato su ciò che di bello esiste in questo mondo; ci parla e ci suggerisce parole buone perché anche le nostre parlino di cielo, di risurrezione.

Continuiamo il cammino della vita, gioiosi di non fermarci su questa terra, ma di essere assunti dal Padre per ritrovarci e riabbracciarci tutti nella patria eterna del Cielo, dove Maria ci ha preceduti e ci aspetta per godere in eterno la gioia senza fine.