Veglia pasquale

30 marzo 2024

 

La paura si impadronisce del cuore delle donne nel vedere la pietra del sepolcro srotolata e un giovane sconosciuto alla destra del sepolcro. La paura si impadronisce del cuore dell’uomo quando i molti sepolcri che caratterizzano la nostra umanità si aprono e appare ciò che l’uomo non vorrebbe vedere: tutto ciò che sa di morte. Abbiamo paura ad affrontare chi vive nella sua miseria e solitudine, chi vive nella sofferenza del proprio letto, chi è lasciato ai margini del corridoio della scuola o non può far altro che giocare a pallone da solo nel cortile di casa,perché non ha amici. Dovremmo invece essere esultanti e pieni di gioia per la Risurrezione di Cristo che non ci lascia chiusi nelle tenebre del nostro io, ma illumina la nostra esistenza, perché a nostra volta possiamo diventare luce per la vita dei nostri fratelli che giacciono nell’oscurità della morte e dell’abbandono.

Lasciamo che Cristo Risorto spalanchi i nostri sepolcri e ci spinga verso il prossimo a portare il dono prezioso dell’amore fraterno e della carità vera; sentiamo in noi l’esultanza di essere risorti con Cristo a vita nuova quando saremo anche noi risorti e non sentiremo più sul nostro cuore il peso del grosso macigno dell’egoismo e dell’egocentrismo che chiude ogni possibilità di apertura verso Dio e verso il prossimo. Risorgiamo, presto alziamoci in fretta, come Maria, e andiamo verso coloro che troviamo sul nostro cammino bisognosi di un nostro saluto, di un nostro sorriso, di una nostra attenzione; presto risorgiamo e alziamoci in fretta per uscire dai nostri sepolcri e dirigerci con passione verso i fratelli e le sorelle ai quali la vita ha riservato solo sofferenza, delusioni e abbandono. Alziamoci presto, udiamo l’esultanza che c’è in noi e corriamo incontro al Cristo Risorto! Egli ci precede in Galilea, ovvero in quei luoghi quotidiani e ordinari nei quali si manifesterà e si manifesterà proprio nelle persone e nelle situazioni che attendono la luce della risurrezione, quella luce che potremo portare loro se vinceremo la paura di aprire, anzi di spalancare, i nostri sepolcri, le nostre chiusure, se non avremo paura degli altri, perché negli altri troveremo Cristo.

Hai udito in questa notte gli squilli di tromba che hanno annunciato la Risurrezione di Cristo? Svegliati allora, risorgi anche tu, o uomo: non hai più tempo da perdere! Non guardare all’orologio pensando che ci sia ancora tempo: la carità non ammette lentezze, la carità non ammette svogliatezze. È giunta l’ora di far udire a tutti la gioia e l’esultanza del tuo cuore, perché Cristo è risorto, davvero è risorto!