1. Messa nel 150° dell’Incoronazione

della Madonna delle Lacrime

 

Saluto a S. Ecc. Mons. Franco Agnesi

Vicario dell’Arcivescovo Metropolita di Milano

31 maggio 2024

 

Eccellenza,

a nome della comunità intera di Ponte Nossa le do il mio benvenuto. Si uniscono al mio saluto il Sig. Sindaco e l’amministrazione comunale, le autorità civili e militari qui presenti e tutti i fedeli.

La sua presenza in mezzo a noi è motivo di gioia in questa giornata così significativa per il nostro santuario. Oggi ricorrono i 150 anni dall’Incoronazione dell’Effige miracolosa della Madonna delle Lacrime. Negli scritti che commemorano quel giorno troviamo scritto:

La solenne cerimonia di Incoronazione ebbe luogo il 31 Maggio 1874 presieduta da Mons. Speranza a cui spettò l’onore di porre la corona sul capo della Madonna. Alla celebrazione presero parte anche i vescovi di Pavia, Cremona e Mantova, i sindaci e i parroci dei comuni vicini e un gran numero di sacerdoti e di popolazione.

Il tutto è riportato in un atto notarile redatto per l’occasione in cui il parroco e la Fabbriceria del Santuario “…dichiarano con solenne giuramento per sé e successori che la conserveranno in perpetuo sul capo della Beata Vergine”.

Oggi, come allora, vogliamo celebrare il rito d’Incoronazione, un rito semplice e suggestivo, ma nello stesso momento solenne. Non vogliamo certamente incoronare Maria una seconda volta, come se la prima avesse avuto una scadenza, ma rivivere, come i nostri padri, quel gesto che sancì il riconoscimento da parte della Chiesa, nella figura di Pio IX, dell’avvenuto prodigio della Lacrimazione e quindi dell’Apparizione del 2 giugno 1511.

Alla cerimonia di 150 anni fa accorsero anche vescovi delle diocesi lombarde. Oggi, come quel giorno, siamo lieti della sua presenza, non solo come vescovo, ma anche come ausiliare e vicario dell’Arcivescovo Metropolita della Chiesa madre di Lombardia, la gloriosa sede di Milano.

In comunione dunque con le Chiese sorelle e con il nostro Metropolita ci sentiamo uniti nel cammino della vita e della fede, ma anche nel cammino di carità e speranza, virtù che animarono il cuore della Vergine Maria che, come abbiamo riflettuto in questo anno pastorale trascorso, dopo aver ricevuto nella fede l’annuncio dell’angelo – e proprio a questo annuncio è dedicato questo “maestoso tempio” – subito si alzò in fretta e si mise in viaggio verso la cugina Elisabetta.

Se la corona, preziosa e prestigiosa come questa che conserviamo, può essere segno di prestigio e di potere, Maria ci insegna che il vero prestigio che deve caratterizzare ogni cristiano è il servizio, e che il potere si chiama carità.

Eccellenza, ringraziandola di cuore per essere tra noi per questo memorabile giorno, ci affidiamo alla sua preghiera e alla sua benedizione, assicurandole di accogliere con attenzione la sua parola che ci guida nel cammino dell’esistenza, quel cammino che ci porterà a contemplare un giorno il Signore e accanto a Lui Maria, la Regina del cielo e della terra, nostra tenerissima Madre.